L’hockey subacqueo nasce nel 1954 ad opera del sommozzatore inglese Alan Blake.

L’inverno di quell’anno fu particolarmente rigido, a tal punto da impedire immersioni nel gelido mare inglese, così per non perdere l’allenamento i membri del British Sub Aqua Club del Southsea, cominciarono a praticare l’hockey subacqueo attrezzandosi con quello che avevano a disposizione: maschera, pinne, tubo per la respirazione e pesi.

I giocatori, muniti di una piccola mazza di legno, dovevano colpire un pesetto e infilarlo in una porta delimitata sul fondo della piscina. Tutto, naturalmente, avveniva in apnea. Per evitare il contatto fisico e non danneggiare le strutture della piscina, i sub scivolavano l’uno sull’altro come i tentacoli di una piovra.

Il diversivo prese quindi il nome di "Octopush": da octopus (polpo) e pusher (mazza).
Il “gioco” di Blake varcò in breve tempo i confini inglesi, giungendo in Australia, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe e Namibia.

Nel 1980 a Vancouver si svolge la prima competizione mondiale.

In Europa si diffonde nel 1967, nel sud della Francia. Nel 1982, si disputa il primo campionato nazionale francese. Due anni dopo, la Confédération Mondiale des Activités Subacquatiques (C.M.A.S.), consacra definitivamente l’invenzione di Alan Blake. E l’hockey subacqueo diventa uno sport ufficiale.

In Italia l’hockey subacqueo approda a Bologna nel 1995 e prosegue per volontà ed un pizzico di temerarietà di Leone Tarozzi e Donato Puggioli.

Due anni più tardi grazie all’interessamento del Presidente Ferrero ed altri responsabili della federazione, l’Hockey Subacqueo viene riconosciuto come attività sportiva ed affiliato al CONI (Affiancato al pinnato nella FIPSAS) nel dicembre 1997.

Nel 1998 la vulcanica giocatrice neozelandese Electra Kalaugher forma la prima squadra nazionale italiana che disputerà i Campionati Mondiali di Hockey Subacqueo a San Jose, California.

Nel Febbraio del 2000 si disputa il primo Campionato Italiano a Bologna con undici squadre partecipanti dal Piemonte alla Sicilia. Un vero successo: oltre 100 atleti e un pubblico fortemente interessato.
Dall'Agosto 2004 anche Cagliari partecipa con ottimi risultati dimostrando che lavorando sodo e soprattutto divertendosi si può raggiungere il 5° posto scavalcando squadre di prestigio come il Racing Roma.

... see you under!